F.lli ORSERO

MADE IN ITALY

Trattandosi di una azienda italiana non può non fa piacere se diventa un importate marchio anche all’estero, specie se tutto questo capita in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. Mi riferisco al GF Group che da poco distribuisce i propri prodotti col marchio F.lli Orsero. Questo è il vanto di una impresa italiana che, per oltre trent’anni, ha lavorato all’ombra di due giganti stranieri, “Del Monte” e “Chiquita”. E chi non li conosce?

Tutto è iniziato l’anno f.lli Orseroscorso quando la “Del Monte corporation” ha recesso il contratto che dal 1976 li legava al GF-group italiano, per la distribuzione esclusiva di frutta in Italia, Spagna, Francia, Portogallo e l’area Mediterranea. Aree in cui il gigante giordano-palestinese non operava in maniera diretta, appoggiandosi al GF-group per l’esportazione e la distribuzione. Poi a causa di una nuova strategia commerciale, la Del Monte ha scisso il contratto ed aperto nuove agenzie in Europa. Come asserisce Raffaella Orsero, amministratore delegato del GF-group: “Il nostro gruppo è cresciuto con loro e la fine del contratto ci ha dato l’opportunità di prendere questa decisione, i tempi erano maturi per farlo e abbiamo lanciato il nostro marchio. Ora il nostro obiettivo è quello di controllare il 20% del mercato nel sud Europa, facendo scendere la Del Monte dal 25 al 10% e rosicchiare quote alla Chiquita (oltre 3 miliardi di dollari), leader col 35% ”.

Il nuovo logo rappresenta un furgoncino, quello usato dal loro nonno, fondatore dell’impresa familiare, con cui trasportava la frutta per la Riviera Ligure. Impresa che è poi cresciuta con 3500 dipendenti, un fatturato di 964 milioni e con 200 prodotti distribuiti. Il gruppo negli anni ha investito, quando la Del Monte si trovava in difficoltà acquistarono due piantagioni di banane e ananas in Costa Rica, hanno comprato navi refrigerate con cui smistare in poche settimane frutta in Francia, Spagna, Portogallo e Grecia, e con cui distribuiscono anche i prodotti a marchio Chiquita. Ma entrambe le controparti sono venute all’attacco, con la Del Monte che le ha denunciate e la Chiquita che ha tappezzato l’Italia con i suoi nuovi cartelloni pubblicitari firmati dal grafico Armando Testa. Negli ultimi dieci anni la vendita di banana e ananas è triplicata, con la banana che è il secondo frutto più consumato al mondo, con una produzione di 97 milioni di tonnellate (provenienti da India, Cina e Filippine). Il giro di affari delle importazioni in Europa è stimato in 3,4 miliardi e la presenza capillare del GF group è pronta ad invadere il mercato con 19 milioni di casse di frutta.

La famiglia Orsero ha le idee chiare: “I nostri prodotti sono di alta qualità e costeranno meno di quelli della Chiquita”. In Italia la loro filosofia commerciale è quella di portare sulle tavole solo i prodotti più freschi perché la “stagionalità” dei frutti ed il made in Italy sono entrambi importanti. Ma è impensabile, per esempio, portare in tavola mele nostrane durante il periodo estivo, prodotte molti mesi prima, quando in Cile, proprio in estate, le mele vengono raccolte. Ad ogni buon modo, la “battaglia delle banane” è iniziata ed io da buon italiano posso solo consigliarvi di scegliere prodotti a marchio Orsero, ovviamente!

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2 risposte a F.lli ORSERO

  1. pippo ha detto:

    Vabbè l’italianità, ma come la mettiamo con turni “part-time” di 15 ore somministrati attraverso coop bianche, l’utilizzo di caporali stranieri che minacciano italiani, banane ed ananas trattati con cera di petrolio, presenza di DDT nell’uva, spore di muffa (io per Orsero c’ho lavorato)
    Non che ai tempi in cui distribuiva Del Monte, Chiquita e UTC fosse meglio…

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    • antveral ha detto:

      …inutile scendere nei particolari… non so se anche nelle aziende della Del Monte o della Chiquita fanno turni part-time di 15 ore e se i lavoratori sonop trattati meglio o peggio, ma è certo che se la frutta è trattata con cera, come tu affermi, trattandosi degli stessi prodotti, anche quelli marcati Del Monte o Chiquita lo saranno, pertanto scegli tu se comprare il prodotto di una ditta italiana o straniera… io ho espresso solo il mio parere che, a parità di prodotto, dovrebbe essere condivisibile…. stammi bene.

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