DISTURBI ALIMENTARI
I disturbi alimentari (DCA) sono in aumento, soprattutto tra le donne, e non solo tra gli adolescenti, perché oggi anche le quarantenni inseguono un modello stereotipato di bellezza, con l’illusione di fermare il tempo e di trovare un corpo più sexy.
In Italia, questo problema colpisce il 5% delle donne e diventa un problema sociale.
Eppure, la morte di Isabelle Caro, la modella francese che fece scandalo per le sue foto per una campagna contro l’anoressia, dovrebbe servire da monito.
In Italia, circa l’0,8% della popolazione soffre di anoressia, ma una percentuale molto maggiore soffre di disturbi alimentari, di cui 9 su 10 sono donne.
La vera anoressia porta le donne ad eccitarsi per la loro magrezza, da mantenere a tutti i costi fino a diventare digiuno-dipendenti. Il passo successivo è la bulimia, una condizione peggiore, perché non si tratta di magrezza che può portare alla morte, ma della cattiva e continua abitudine di mangiare e vomitare o di usare purghe, anche con l’uso di farmaci o droghe.
La riflessione da fare non è sui canoni di bellezza, ma piuttosto sui meccanismi mediatici che inducono questi canoni, specie per le donne in età prossima alla menopausa. Una volta, a quell’età la donna non aveva più il dovere di esprimere segnali sessuali, divenendo libera. Oggi anche questa libertà è venuta meno.