IL GRANDE FRATELLO ESISTE
Il Grande Fratello esiste davvero e si trova a Conway, Arkansas.
Qui, giorno e notte più di 23 000 computer macinano informazioni di milioni di persone provenienti da qualsiasi fonte nel web.
Questi server non sono gestiti dalla CIA o da Google, ma da una società poco conosciuta e discreta chiamato Acxiom, che sa tutto di milioni di consumatori e utenti di Internet in America e nel mondo.
Acxiom Corporation è una società tecnologia di marketing e di servizi con sedi negli Stati Uniti, in Europa, Asia e Sud America. Essa offre vari servizi di marketing, di gestione delle informazioni, tra cui marketing multicanale, pubblicità indirizzabile e gestione di database.
Acxiom raccoglie, analizza e cataloga le informazioni sui clienti e sui loro affari, aiutando poi a indirizzare le campagne pubblicitarie e altro ancora.
Probabilmente, sui server della Acxiom sono memorizzati età, razza, sesso, peso, altezza, istruzione, preferenze sessuali, opinioni politiche, le abitudini di acquisto, i sogni, la salute, e chissà che altro, di quasi tutti gli americani e di moltissimi europei.
Il New York Times dice che, secondo gli esperti, Acxiom ha raccolto nel corso degli anni, la più grande massa di dati sui consumatori. I suoi computer elaborano più di 50 miliardi di dati ogni anno e si dice che nel 2011, circa 500 milioni di persone sono state “indicizzate” su questi server, per ciascuno dei quali erano stati trovati 1500 informazioni. Queste informazioni vengono poi analizzate, classificati e catalogate dal software, per renderle disponibili, a pagamento, alle aziende che ne fanno richiesta. Ovviamente, i clienti di questa società includono banche, produttori, società di commercio elettronico e grandi magazzini che vogliono sapere di più sui gusti delle persone. Un business molto redditizio, dato che nel 2011 la Acxiom ha realizzato un fatturato di 1,1 miliardi di dollari con un utile di 77 milioni.
Secondo i responsabili della società, tutto è perfettamente legale in quanto essi raccolgono solo le informazioni disponibili in archivi pubblici, su internet o sui social network. Negli Stati Uniti vi è una crescente paura per il ” database marketing “, soprattutto se eseguita su una vasta scala come questa, che può avere sviluppi imprevisti e inquietanti. Si prevede, infatti, che la società non si accontenti solo raccogliere e vendere tali dati, ma ha anche sviluppato un software, che in base alle informazioni raccolte, influenzerà le scelte dei consumatori. (Vedi foto)
Per non parlare delle implicazioni etiche, che possono sorgere quando una società commerciale inizia a “maneggiare” informazioni sensibili come lo stato di salute, le preferenze politiche o sessuali. Credo che come minimo il consumatore dovrebbe sapere, con certezza, che uso si fa uso dei suoi dati e quali sono le società che li acquistano.
source: Panorama June, 27, 2012