PRIMI DATI DEL CENSIMENTO 2011
L’ISTAT, l’istituto nazionale di statistica, ha reso noto i primi dati dell’ultimo Censimento avvenuto a fine 2011, mentre gli altri risultati saranno pronti nei prossimi mesi. Come si sa, in Italia il “censimento generale della popolazione e delle abitazioni” viene effettuato ogni dieci anni ed ha lo scopo di raccogliere informazioni sul numero di abitanti, sulla composizione dei nuclei familiari, sulle abitazioni e sui fabbricati, nonché sulle persone temporaneamente presenti in Italia. L’ISTAT che per decreto legge è l’organismo abilitato a tale adempimento, usa il metodo classico o censimento convenzionale, ovvero quello effettuato inviando a tutti un questionario da compilare e da consegnare agli uffici postali, anche se questo è stato il primo anno in cui era possibile compilare i modelli del censimento direttamente online, sul sito dell’ISTAT.
Ecco i primi dati del 2011:
59.464.644 il numero di residenti;
28.750.942 maschi;
30.713.702 femmine (52 femmine per ogni 100 persone);
46% vive al nord, 19% al centro e il 35% al sud e nelle isole;
8.092 i comuni;
Il 70% dei comuni ha meno di 5.000 abitanti;
6.612.068 a Roma, la città col maggior numero di abitanti;
30 gli abitanti del comune con meno abitanti (Pedesina in provincia di Sondrio);
12.311,7 gli abitanti del comune con maggior densità (Portici in provincia di Napoli);
0,2 km/q l’estensione del comune più piccolo;
1307,7 km/q quella del più grande (Roma);
2.468.900 abitanti in più rispetto all’ultimo censimento;
2.4 la media di persone per nucleo familiare;
6.34 la percentuale di stranieri ;
28.863.604 abitazioni;
14.1763.371 edifici ;
71.101 persone che vivono in baracche, tende o roulotte.
Considerazioni:
3.331.605 persone in più rispetto al 2010 (+ 4, 3%). Un aumento di 333.000 persone all’anno.
Nel 2010 gli immigrati erano 1,3 milioni mentre ora circa 3,77 milioni, mentre il triplo rispetto a dieci anni fa anche se meno residenti nelle grandi città, senza considerare i clandestini. Il numero dei nuclei familiari è aumentato da 21.810.676 a 24.512.012, mentre il numero di persone per famiglia è diminuito. La popolazione è aumentata maggiormente al nord e al centro. Il Comune che dal 2001 ha aumentato di più i suoi abitanti è Rognano in provincia di Pavia (+220,1%) al quale si contrappone Paludi in provincia di Cosenza che detiene il primato del più forte calo demografico nei dieci anni (-41,2%). Nel 2011, le persone inattive, ovvero coloro che non lavorano e che non sono alla ricerca di un impiego sono 2.897.000, con un + 4.8% (+133.000 rispetto al 2010), più del triplo rispetto alla media europea (+3.6%).