FESTA DEL LAVORO
Oggi, come ogni anno, festeggiamo il 1° Maggio, Festa dei lavoratori.
Meno male, perché il precedente governo Berlusconi aveva proposto di eliminare tale festività dal calendario, nonostante la si festeggi dal 1891.
La festa del lavoro ‘Labour Day’ ‘or May Day’ come viene chiamata altrove, è ufficialmente una festività nazionale in 80 paesi del mondo, tra cui Francia, Regno Unito, Spagna, Cile, Cina, Germania, Russia, Grecia, Slovenia, Svizzera, Messico, Pakistan, Filippine, Egitto, Libano, Palestina, Siria, Cuba e in tutta la UE. Anche se in maniera non ufficiale è sentita in altri paesi come l’India.
E’ un evento per ricordare l’impegno dei movimenti sindacali ed i risultati ottenuti in campo economico e sociale dai lavoratori nel corso degli anni. Una festività attraverso la quale possiamo ricordare e sostenere le lotte dei movimenti e delle organizzazioni dei lavoratori, le loro conquiste e i loro sacrosanti diritti, i cui principi per loro stessa natura, si riferiscono a idee di sinistra ma che, nonostante queste chiare connotazioni politiche, hanno dato vita ad un evento globale, riconosciuto in molte nazioni.
Stranamente, in USA il “Labor Day” viene celebrato il primo lunedì di settembre, perché ha origine nel movimento sindacale, in particolare il movimento di otto ore al giorno, che ha sostenuto otto ore per lavorare, otto ore di svago, e otto ore per il riposo, non riconoscendo i fatti di Haymarket come i fautori delle rivendicazioni dei lavoratori. In altre parti del mondo, tuttavia, le circostanze che portarono definitivamente alla scelta del 1 ° maggio, furono proprio i gravi incidenti verificati a maggio 1886 a Chicago, e conosciuti come la rivolta di Haymarket. A Chicago i lavoratori in sciopero si trovavano presso l’azienda agricola McCormick, dove la polizia chiamata per sedare la folla, sparò sui dimostranti, uccidendone due e ferendone molti altri. Nel mese di ottobre 1884, un convegno organizzato dal movimento ‘Federation of Organized Trades and Labor Unions’ e dai sindacati, all’unanimità scelsero il 1 Maggio 1886, come la data in cui l’orario di otto ore di lavoro divenne uno standard. Mentre si avvicinava la data prescelta, i sindacati statunitensi ogni anno si preparavano allo sciopero generale a sostegno delle otto ore. La commemorazione del May Day divenne poi un evento annuale a partire dall’anno successivo. Quest’anno, dal momento che gli Stati non hanno mai allineato la loro Festa del Lavoro a questa data, i manifestanti ‘Occupy Wall Street’ hanno dichiarato uno sciopero nazionale.
Ad ogni modo, che si celebri a maggio o a settembre l’importante è che tale festività ci sia e continui ad esserci, anche se sarebbe bello che in tutto il mondo si celebrasse tutti nello stesso giorno.