ERBE MAGICHE
I PARTE
Col termine erbe si intende comunemente quelle piante dotate di virtù medicinali o aromatiche che per le loro particolari proprietà vengono coltivate per essere poi utilizzate negli alimenti, nei farmaci, nella profumeria e nella cosmesi. Essendo,nella storia della vita sulla Terra, scontata l’importanza delle piante e delle erbe dal punto di vista alimentare, questa mia dissertazione su di esse si concentrerà esclusivamente sull’aspetto farmacologico e simbolico/magico di alcune specie.
In tutte le epoche e in tutte le culture le erbe sono state e sono un elemento essenziale per la salvaguardia della salute mentre forma, colore, odore o caratteristiche (forza e magnetismo) inducevano a ritenerle esoteriche.
La coltivazione e l’uso delle erbe nasce e si evolve con la storia dei popoli e delle civiltà con l’uso delle piante selvatiche raccolte in natura sin dalle più remote antichità. L’uso dell’incenso, per esempio, risale ai tempi dei Babilonesi e poi dei greci e dei romani. Nell’Egitto di 4000 anni fa vi erano giardini dedicati alle erbe dove piante e fiori venivano utilizzati nei rituali sacri e vi erano migliaia di ricette terapeutiche a base vegetale. Le virtù terapeutiche delle piante erano ben note presso tutte le antiche civiltà e gli stessi animali non erbivori, da sempre, ne hanno fatto uso in maniera istintiva. L’antica medicina popolare legata a riti ed a pratiche magiche faceva largo uso di piante ed erbe che di cui si sono poi scoperte le reali proprietà medicinali e gli effetti curativi. Si può tranquillamente affermare che stregoneria e magia ponevano le loro basi sulle piante e sulle erbe ritenendo che alcune avevano dei poteri magici.
La Magia delle piante detta anche Magia Verde, raggiungeva il suo massimo valore in un giorno ben preciso dell’anno, la notte di San Giovanni Battista, il 24 giugno, collegata ai festeggiamenti del solstizio d’estate. Ogni anno in questo giorno il sole si trova nel punto più alto del cielo, entrando nella costellazione del cancro e le piante possiedono in questo giorno dei poteri particolari che non avranno più negli altri giorni dell’anno. Successivamente, poi anche il cristianesimo assimilò molti simboli e miti pagani tra quelli derivanti dall’uso di piante e fiori.
La conoscenza delle erbe si è tramandata di generazione in generazione prima oralmente e poi con scritti e trattati sempre più minuziosi e di valore scientifico. Negli anni molte erbe hanno rivoluzionato la farmacologia e la medicina, se si tiene conto che la maggior parte dei medicinali ha come principio attivo sostanze estratte o derivate dalle piante e per questo gli studi su di esse non hanno mai termine.
Per facilità di trattazione e di consultazione, dedicherò alle varie erbe una breve scheda in ordine alfabetico (in due parti per i limiti del post), conscio che mancheranno all’appello molte specie anch’esse meritevoli di essere menzionate.
<Tutte le sostanze sono velenose, non ne esiste alcuna che non sia un veleno. E’ la giusta dose che distingue un veleno da un medicamento>
(Paracelso)
ACANTUS (acanto, branca ursina)
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ACANTHUS
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Per le sostanze mucillaginose in esso contenute un tempo era prescritto contro le infiammazioni intestinali, gli eritemi, le punture dei ragni e la tubercolosi. Dioscoride consigliava impacchi di radice per trattare le scottature e avvolgere le articolazioni lussate. Le foglie fresche e triturate si utilizzano sotto forma di cataplasma per curare le infiammazioni della pelle, invece sotto forma di infuso si utilizza come emolliente e astringente.
Uso
Infuso, cataplasma
Usanze
Il nome deriva dal greco che significa spina, per le estremità appuntite delle foglie e delle capsule che racchiudono i semi. Pianta dedicata a Marte che infonde il coraggio nei momenti difficili. Era considerato simbolo di verginità in quanto pianta spontanea che cresce in terra non coltivata. Raffigurazioni delle sue foglie adornavano le vesti delle personalità più importanti e i capitelli delle colonne.
ACETOSELLA (acetosa, erba brusca)
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RUMEX o OXALIS acetosa
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Le foglie sono ricche di vitamina C e acido ossalico e per questo il loro sapore è acidulo e potrebbe dare fastidio a chi soffre di acidità. Usata come anti-scorbutico, rinfrescante, diuretica, tonificante, aiuta la digestione, consigliata agli anemici.
Uso
Foglie fresche in insalata o zuppe; cataplasmi o lozioni per depurare infezioni e cicatrici.
Usanze
Con un sacchetto che ne conteneva i semi posto addosso alla gestante veniva usata per alleviare i dolori del parto.
Note
Le foglie possono essere usate per togliere macchie di ruggine e di inchiostro su lana e lino.
ACHILLEA (millefoglio)
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ACHILLEA millefolium
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L’azulene e il cineolo hanno proprietà cicatrizzanti, antinfiammatorie, toniche, lenitive, colagoghe.
Uso
Lavaggi, lozioni, infuso, impacchi
Usanze
Afrodite curò le ferite di Achille con il millefoglio e da questo ne prese il nome. In Cina era associata all’arte della divinazione.
AGLIO
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ALLIUM sativum
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Aromatico. Il suo odore è dovuto all’allisina che essendo una sostanza molto volatile, una volta ingerita si dissolve e propaga ovunque nei tessuti. Per le sue proprietà normalizza la pressione, diminuisce i livelli di colesterolo nel sangue e normalizza quelli del glucosio. E’ un antibiotico naturale contro alcuni agenti patogeni come Escherichia Coli, Salmonella, stafilococchi, streptococchi, funghi e lieviti. Ipotensivo, fluidificante del sangue (fibrinolitico e antiaggregante). Indicato per chi ha una cattiva circolazione (disturbi vascolari) e chi ha sofferto di trombosi. Antisettico. Utile in casi di diarrea, nelle infezioni urinarie, come vermifugo e disintossicante.
Uso
Crudo o cotto, decotto o emulsione (aiolo). Esternamente è usato come callifugo.
Usanze
Conosciuto sin dall’antichità, si riteneva che tenesse lontani i vampiri. Molto note le proprietà vermifughe, veniva usato per combattere la malaria e perfino per guarire dalla pazzia.
Note E’ sconsigliato in caso di emorragie e durante il ciclo mestruale.
AGRIFOGLIO (holly, leccio)
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ILEX aquifolium
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Contiene saponine, xantina e teobromina con proprietà stimolanti, diuretiche, febbrifughe e lassative. Diuretico, antireumatico, febbrifuga, purgativa, stimolante.
Uso
Decotto, infuso
Usanze
L’agrifoglio è una pianta magica che proteggeva dai demoni e portava fortuna. In Irlanda le famiglie più povere lo utilizzavano per decorare le proprie abitazioni simboleggiando la continuazione della vita dopo l’inverno. Nel tempo i cristiani iniziarono ad utilizzare anch’essi questa pianta durante il periodo natalizio. La struttura della foglia infatti ricorda la corona di spine di Gesù Cristo e i frutti rossi il suo sangue. Gli indiani del nord America la utilizza come ermetico nei rituali.
Note
Oggi l’agrifoglio viene usato raramente in fitoterapia per via della sua tossicità in particolar modo delle bacche. Il nome inglese Holly deriva da holy = santo
ALLORO (lauro)
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LAURUS nobilis
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Aromatico. Le foglie contengono un olio essenziale chiamato cineolo. Facilita la digestione, allevia i dolori reumatici, regolatore del ciclo mestruale, antireumatico e antinfiammatorio.
Uso
Olio essenziale e infusi
Usanze
Pianta oracolare consacrato ad Apollo dai Romani era simbolo di bellezza maschile. Proteggeva dalle negatività, purificava e donava forza. Era usato per i dolori reumatici, per l’acidità, per le coliche dei neonati e per i calcoli renali.
Note
Laurus deriva dal latino e significa lode e per questo veniva cinta la testa dei vincitori con corone di alloro.
AMARANTO
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AMARANTHUS
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Unito a cereali era alimento basilare per l’alimentazione degli Aztechi e Inca. Ricco di proteine con elevato valore biologico di cui sono
carenti tutti i cereali
Uso
I chicchi sono commestibili. Usato spesso come base per le pappe dei bambini o come ingrediente pregiato di minestroni.
Usanze
Pianta sacra, dal greco amarantos che significa non appassisce. Da qui il legame attribuito ai sentimenti immutabili nel tempo. Ma era utilizzata anche per ottenere protezione e benevolenza. I romani attribuivano all’amaranto il potere di tenere lontana l’invidia e la sventura. Pianta sotto il dominio del Sole, a livello esoterico i suoi fiori essiccati aiutano a non ammalarsi.
Questa pianta possiede la capacità di non appassire, anche secche, le sue foglie conservano il colore originale senza sbiadire e, se vengono poste nell’acqua, tornano fresche d’aspetto. Anticamente si pensava che questo fiore donasse l’immortalità per cui pare rientrasse nei componenti base dell’elisir di lunga vita, in cui era racchiuso il segreto dell’eterna giovinezza. Sempre nell’antichità l’amaranto veniva usato come colorante e nell’allestimento delle tombe dei personaggi potenti, o nei funerali di personalità influenti.
Questa pianta possiede la capacità di non appassire, anche secche, le sue foglie conservano il colore originale senza sbiadire e, se vengono poste nell’acqua, tornano fresche d’aspetto. Anticamente si pensava che questo fiore donasse l’immortalità per cui pare rientrasse nei componenti base dell’elisir di lunga vita, in cui era racchiuso il segreto dell’eterna giovinezza. Sempre nell’antichità l’amaranto veniva usato come colorante e nell’allestimento delle tombe dei personaggi potenti, o nei funerali di personalità influenti.
ARTEMISIA (assenzio, erba di S. Giovanni)
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ARTEMISIA absinthium
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All’amara absintina e al tanacetone è dovuta l’azione digestiva, tonica e vermifuga dell’assenzio; coleretico, tonico e emmenagogo (stimola l’utero). Viene usato anche come insetticida.
Uso
Infuso, macerazione, liquore.
Usanze
Gli antichi dedicarono questa pianta ad Artemide e Diana. I Druidi utilizzavano l’artemisia selvatica per respingere il diavolo e allontanare i veleni. Noto come “madre delle erbe” era usato nelle pratiche magiche e nei riti di fertilità femminile (provoca le mestruazioni). Nel medioevo veniva usato per tenere lontani gli insetti e per evitare le infezioni. Si credeva combattesse la calvizie. Il liquore, oggi vietato, era erroneamente considerato una panacea per molti mali ed il suo uso smisurato provocava dipendenza e allucinazioni. Lo stesso Wemouth (assenzio in tedesco) era aromatizzato con l’artemisia
Note
Infuso, macerazione, liquore.
BIANCOSPINO
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CRATAEGUS monogyna
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L’iperoside e la vitexina svolgono azione ricostituente, antidiarroica, ipotensiva e cardiotonica. Insufficienza cardiaca, aritmie, angina, ipotensore, ansiolitico
Uso
Frutti freschi, infuso, estratto
Usanze
Pianta ritenuta sacra. Crataegus dal greco “kratos”, forza, robustezza. In epoca precristiana veniva usato nella festa di calendimaggio dalla coppia prescelta che a fine stagione doveva poi, virtualmente, soccombere. Per questo tale pianta simboleggiava ambiguamente sia speranza che morte. Infatti anche i suoi colori cambiano passando dal bianco-rosato in primavera al rosso-arancio in autunno.
Note
Ad alte dosi può indurre bradicardia.
CALENDOLA
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CALENDULA officinalis
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I fiori contengono calendina, carotenoidi e acido salicilico e risulta utile per guarire le ferite e normalizzare il mestruo. Emmenagoga, coleretico, antisettica, cicatrizzante ed emolliente
Uso
Infuso, olio, cataplasmi o lozioni
Usanze
Era usata dagli antichi come colorante e per i cosmetici. A causa del colore arancione dei fiori, paragonato a quello della bile, si utilizzava per curare la cistifellea e l’itterizia.
CANNELLA (cinnamomo)
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CINNAMOMUM zeylanicum
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La cinnamaldeide, tannini e terpeni gli donano proprietà revulsive, stimolanti, digestive, antipiretiche. Digestione lenta e difficile, flatulenza.
Uso
Spezia aromatica. Corteccia, polvere, infuso
Usanze
Conosciuta in Cina in età precristiana valeva come l’oro. Veniva usata da Egizi per l’imbalsamatura. Dio ordinò a Mosè di usarla per la preparazione dell’olio santo. Si brucia come incenso per aiutare i poteri psichici, la guarigione, la chiaroveggenza e simboleggiava successo e prosperità.
Note
A dosi elevate non è indicata in caso di ulcera gastrica.
CHIODI di GAROFANO (Eugenia)
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EUGENIA / SYZGIUM
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Grazie all’Eugenolo e acetileugenolo sono usati come anestetico, analgesico, stimolante
Uso
Si utilizzano i semi (a forma di chiodo) essiccati, essenza, olio
Usanze
Diffusissimi in tutto l’Oriente, erano usati come ingrediente dei profumi e principio medicamentoso già nella Cina di 2200 anni fa. A livello esoterico propizia denaro e protezione. I chiodi di garofano polverizzati possono essere bruciati come incenso.
Note Seme aromatico. Aiuta a calmare il dolor di denti e le stomatiti