Invenzioni al femminile

 
 
Venire a conoscenza che alcune invenzioni importanti sono state frutto dell’estro femminile, fa cadere il luogo comune che il campo delle invenzioni e dei brevetti sia solo una prerogativa maschile. Ma oltre le invenzioni che hanno rivoluzionato il mondo strettamente femminile e domestico, ve ne sono anche altre in altri campi, utili per la società tutta.
Ecco alcune delle invenzioni dovute al gentil sesso:
 
lavapiatti –
A Josephine Cochrane si imputa la maternità di un prodotto che ha aiutato molte generazioni di donne. La cosa divertente è che la Cochrane non era un’inventrice. Era semplicemente una donna che amava i cocktail e le cene sociali, e sebbene avesse la servitù che si occupava di rassettare, inventò un macchinario che potesse svolgere il lavoro in meno tempo del suo personale e che lo facesse rompendo un minor numero di stoviglie.
 
 
 
 
 
 
 
lavatrice –
La prima “macchina per lavare” nacque nel 1767 da un’idea di Jacob Christian Schäffern, teologo di Ratisbona.
L’invenzione non fu particolarmente ispirata, se non fosse per la presenza di una prima rudimentale centrifuga da azionare a mano. Ma è solo nel 1906 che Alva Fischer costruì il primo prototipo di lavatrice elettrica. L’elettrodomestico concepito dalla Fischer però aveva il grande difetto di avere il motore posizionato molto vicino al cestello, e quindi il rischio di cortocircuiti e di scosse elettriche era alto.
Bisogna aspettare fino agli anni trenta perché venga pensato l’isolamento del motore.
 
reggiseno e biancheria intima –
La nascita del primo reggiseno come lo conosciamo oggi risale al 1914, e lo si deve alla decisione Mary Jacobs di costruire per sé un modello adatto ad un abito particolarmente scollato e trasparente. 
Le antiche romane usavano il mammillare, una fascia di cuoio che appiattiva il seno in caso di misure troppo ingombranti, oppure lo strophium, che sosteneva i seni di dimensioni normali. Nel caso di seno troppo scarso si usava invece il corsetto o cestus, che metteva in evidenza i decolletè più minuti.
Le atlete greche invece portavano l’apodesmo, una specie di guaina da indossare durante le prove sportive. Durante tutto il Medioevo si diffonde l’uso del pelicon, un corpetto foderato di pelliccia, usato più come vezzo civettuolo piuttosto che come sostegno.
Dal Rinascimento fino ai primi del Novecento, i busti delle donne rimangono castamente imprigionati nei corsetti, vere e proprie torture che hanno provocato disagi alla struttura ossea a causa della “tenuta stagna” garantita dalle stecche di balena. Da allora l’industria della corsetteria si è sbizzarrita nel confezionare i modelli più disparati. Con il secondo dopoguerra, le mutande smettono di avere la forma di pantaloncini o di guaine per assumere gradualmente la forma che hanno oggi. Louis Reard, stilista di carrozzeria d’auto e poi disegnatore di moda, è l’inventore del bikini. Mentre trent’anni più tardi, e precisamente nel 1972 a Rio de Janeiro, nasce il primo tanga, grazie all’esibizionismo di Rose De Primo, brasiliana di origine italiana che per farsi notare a una festa tagliuzzò il suo già ridotto bikini trasformandolo nel famigerato capo di biancheria intima.
 
pillola –
La prima pillola che controlla la produzione degli ormoni fa la sua comparsa nel 1916, grazie a Margaret Sanger, la prima attivista ad aprire un consultorio e a richiedere le leggi per agevolare prescrizione della pillola, che fine al 1940 rimane però a scopo curativo.
Già 4000 anni fa le egiziane utilizzavano dei metodi per impedire il concepimento assumendo semi di melograno avvolti in un involucro di cera. Praticamente, la prima pillola della storia, visto che i semi contengono un estrogeno naturale.
Gli antichi romani, invece, usavano come contraccettivo lo sterco di animali che le donne spalmavano sulle pareti della vagina prima della penetrazione, così come era diffuso praticare esercizi e spugnature per espellere lo sperma dopo l’atto.
Dei primi preservativi, invece, se ne trova traccia nel Medioevo, ed erano ricavati da interiora di animali, pelle di pesce da apposite guaine in lino.
I primi studi sull’anatomia femminile e l’apparato riproduttivo avvengono durante l’800, e vengono compiuti i primi esperimenti sui topi circa l’inibizione ovarica per il controllo della fertilità.
E’ una delle invenzioni che ha cambiato radicalmente la vita della donna e il suo atteggiamento nella sfera sessuale, è quella dei metodi contraccettivi.
 
 
   
tergicristallo –
L’invenzione del tergicristallo si deve alla statunitense Mary Anderson   che per motivi di lavoro usava girare in taxi per i suoi spostamenti. Vittima di incidenti per scarsa visibilità, e di cifre da capogiro per dei tragitti continuamente interrotti dal conducente del taxi che si fermava a spalare il parabrezza del veicolo, la Anderson decise di provvedere da sé alla mancanza del tergicristallo e realizzò un braccio meccanico, per di più rimuovibile a seconda delle necessità.
La leggenda vuole che l’impiegato dell’Ufficio Brevetti la derise, ma nel giro di dieci anni ogni singolo taxi di New York montava la sua invenzione…
Computer
ll nprototipo di computer fu messo a punto nel ‘800 da Charles Babbage, matematico e filosofo inglese. Ma per il suo funzionamento è stato fondamentale lo studio e la creatività di Augusta Ada King, contessa di Lovelance e figlia di Byron, che inventò il linguaggio con il quale impostare le funzioni della macchina nel 1871.
 
Ma ancora:
Nel 1809, Maria Dixon Kies ricevuto il primo brevetto rilasciato negli Stati Uniti per una donna. Kies, un nativo del Connecticut, ha inventato un processo di tessitura della paglia con seta o thread.
I pannolini usa e getta per i bambini di Marion Donovan:  
il "marsupio" per portare i neonati di Ann Moore,
i primi collant di Allen Gant;
il vetro anti-riflesso (Katherine Blodgett, Schenectady, New York).
dispositivo per l’alimentazione degli amputati (Bessie Blount, Virginia)
i razzi pirotecnici di segnalazione per i naviganti (Martha Coston)
il manichino per insegnare la rianimazione cardio-polmonare (Dianne Croteau);
i setacci molecolari per il miglior raffinamento del petrolio (Edith Flanigen);
il mixer da cucina elettrico, le mensole all’interno dei portelli del frigorifero e il cestino della spazzatura apribile a pedale (Lillian Moller Gilbreth);
il bianchetto per coprire gli errori di scrittura (Bette Nesmith Graham);
la Barbie (Ruth Handler, co-fondatrice della Mattel)
concetto di "compilatore" dei programmi software e linguaggio COBOL (Grace Hopper);
due metodi di inscatolamento sottovuoto (Amanda Jones)
un procedimento per la tessitura della paglia con seta o filo (Mary Dixon Kies, la prima brevettatrice degli USA)
i manicotti per proteggere le maniche degli scrivani senza che essi dovessero rimboccarsi le maniche (Gabriele Knecht)
i codici di sicurezza per le comunicazioni in tempo di guerra (Hedy Lamarr);
il primo programma informatico della storia (Ada Lovelace);
il catetere endovenoso (Betty Rozier e Lisa Vallino)
lo Scotchgard®, il rivoluzionario sistema di impermeabilizzazione (Patsy Sherman)
un metodo di deviazione delle emissioni del fumo delle ciminiere (Mary Walton)
E ancora un metodo per la pulizia e l’essicaggio del granturco, i telescopi per i sottomarini, il laser regolabile, ecc. ecc.
 
 
 
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2 risposte a Invenzioni al femminile

  1. Food Slicer ha detto:

    Just wondering if you took any writing or editorial classes? You write so well! Maybe you should consider some payed writing pieces. Just a thought! – Kim

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